In un Oceano Digitale, quale la migliore bussola di orientamento? Qualità, Etica che ruolo hanno oggi?

di Nicola Miceli
Professionista nel settore del Marketing Digitale e della Formazione, Associato AISM

 

Nel vasto oceano del marketing digitale, le aziende si trovano ad affrontare una sfida epica: la digitalizzazione. Con un’abbondanza di servizi e piattaforme digitali a disposizione, spesso si perdono in questo mare magnum, senza una bussola per orientarsi verso il successo. Come vascelli nel mare aperto del mercato, le aziende necessitano di una guida affidabile che le aiuti a navigare verso le soluzioni più idonee alle loro esigenze, generando così maggior beneficio.

Oggi più che mai, le imprese hanno bisogno di una bussola di orientamento nel vasto territorio digitale. Questa consulenza non può prescindere dalla raccolta di dati oggettivi, ottenuti attraverso l’ausilio della tecnologia. Tuttavia, la vera chiave del successo risiede nella capacità di ascolto e comprensione delle esigenze dell’imprenditore, dei suoi obiettivi e delle sue priorità.

Sono convinto che l’etica e la consulenza debbano marciare, in questo percorso, a fianco l’una dell’altra.

Troppo spesso, si dà risalto esclusivamente ai venditori che ottengono risultati straordinari in termini di numeri. D’altronde, siamo immersi nell’era della quantità, con un eccesso di tutto: beni, informazioni e spesso anche di approcci superficiali al marketing.

In questa cornice, ritengo sia importante riconsiderare il concetto di successo nel campo delle vendite.

Dopo tanti anni di esperienza nella “vendita” e formazione alla vendita, mi sento di affermare che il miglior venditore non è necessariamente colui che vende di più, ma piuttosto colui che vende meglio.

La qualità del servizio e la capacità di soddisfare realmente le esigenze del cliente sono elementi fondamentali che non possono essere trascurati.

Qui, a questo punto si apre un dilemma spesso ricorrente nelle discussioni tra professionisti ed esperti del settore: quantità o qualità?

Quantità versus Qualità

Anche se mi sono in parte già espresso, sento che con il passare degli anni e l’accumularsi di esperienza, sono sempre più orientato verso la qualità in ogni aspetto dell’attività di consulenza, ma nella vita in genere.

Infatti questa preferenza si riflette nel mio approccio verso il servizio, i contatti, le relazioni e i contenuti.

La ricerca della quantità può essere allettante. Numeri esorbitanti di follower sui social media, clic sui siti web e contatti generati possono sembrare indicativi di successo. Tuttavia, ho imparato che questi indicatori possono essere fuorvianti.

Una base di follower numerosa non equivale necessariamente a un coinvolgimento reale o a una conversione efficace.

Inoltre, l’incessante ricerca della quantità può portare a uno sfruttamento eccessivo delle risorse senza un vero ritorno sull’investimento. D’altro canto, la qualità si dimostra essere un investimento più saggio nel lungo periodo.

Un servizio di alta qualità non solo soddisfa le esigenze immediate dei clienti, ma crea anche un legame duraturo basato sulla fiducia e sulla soddisfazione; pilastri fondamentali su cui costruire una reputazione solida e duratura nel settore.

Nel contesto del marketing digitale, ciò si traduce in contenuti di valore, comunicazioni personalizzate e una cura particolare nell’interazione con il pubblico.

In conclusione, affrontare il mare digitale del marketing richiede non solo competenza tecnica, ma anche un forte senso di etica e consulenza.

Solo integrando questi elementi è possibile tracciare una rotta sicura verso il successo, evitando di perdersi tra le onde dell’abbondanza digitale.

 

Nicola Miceli 
Professionista Laureato in Scienze dell’Informazione, con oltre 15 anni di esperienza in Informatica e altri 15 anni nel settore del Marketing Digitale, della Formazione e da oltre un anno studio e pratico l’IA.